mercoledì 12 giugno 2013

Alla Camera la legge sui redditi dei disabili

Il 20 maggio scorso la FISH ha chiesto formalmente alla presidente della Camera, Laura Boldrini, e a molti Parlamentari di procedere rapidamente all’assegnazione e alla calendarizzazione della proposta di legge n. 538 presentata alla Camera nel marzo scorso.
L’intento della proposta (prima firmataria Margherita Miotto) è raggiungere una interpretazione autentica e una definizione della querelle che riguarda migliaia di pensioni di invalidità.
Come la FISH annota, a causa del sovrapporsi scoordinato di successive normative in materia di provvidenze assistenziali, e a conseguenti interpretazioni contraddittorie di Cassazione (2011 e 2013), chi eroga la pensione (270 euro) agli invalidi civili, e cioè INPS, ha stabilito di non considerare più solo il reddito personale dell’interessato, ma anche quello del coniuge creando assurde e inaccettabili disparità di trattamento. La disposizione era contenuta in una Circolare di fine 2012. Questa decisione, assunta non in forza di una norma del Parlamento, è stata opportunamente, ma solo temporaneamente, sospesa dal Ministero del Lavoro nel gennaio scorso, in attesa di istruttoria il cui esito è incerto.
Notizia di queste ore: la proposta di legge che dovrebbe risolvere in Parlamento, e non già nelle aule di tribunale, la questione è stata formalmente assegnata alla XII Commissione Affari sociali.
Un primo importante risultato è stato raggiunto – plaude Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Ora è necessario che la discussione inizi quanto prima e proceda celermente. Questo dipende dalla volontà dei componenti della Commissione che non mancheremo di sensibilizzare nuovamente. Confidiamo che sia il segnale di un intento di attenzione più ampia alla disabilità”.
La FISH seguirà, quindi, molto da vicino l’iter dandone conto fino all’esito finale che ci si augura rapido e positivo.

6 giugno 2013

FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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lunedì 3 giugno 2013

Pronto il piano sociale della Regione Liguria

La Regione Liguria ha messo a punto il piano sociale integrato a valere per il prossimo triennio.
Il documento è stato presentato oggi al Teatro della Gioventu' di Genova dall'assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi insieme ai colleghi della sanità, Claudio Montaldo e del bilancio e formazione, Pippo Rossetti ad una platea di esperti e addetti ai lavori. "Obiettivo del piano – ha spiegato l'assessore Rambaudi – migliorare l'integrazione tra sociale sanitario, attraverso un sistema informativo integrato, la tutela dei minori e le politiche per la non autosufficienza". Al centro del piano sociale la cosiddetta "dota di cura", un sistema per ricomporre sulla persona disabile o sulla famiglia le varie prestazioni dei differenti servizi, mettendo insieme risorse di più enti, con al centro il progetto individuale del singolo". "Si tratta di una nuova modalità di lavoro – ha continuato Rambaudi - che è già stata attivata per i pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica e che sarà sperimentata anche per le gravi disabilità. L'dea e mettere insieme risorse economiche e servizi per assicurare ad anziani e a disabili gravi un insieme di interventi e un riferimento economico che consente di tenere il più possibile a casa la persona".
Per ogni persona affetta da disabilità verranno stabilite quote capitarie e sistemi di premialità per i Comuni che investono di più e che chiedono anche la compartecipazione alla spesa, per creare condizioni più omogenee su tutto il territorio regionale.
"Il piano ha anche l'obiettivo – ha aggiunto Rossetti – di favorire la continuità tra le diverse professioni sociali e promuovere un sistema formativo connesso con i bisogni occupazionali, contrastando anche il precariato e il lavoro sommerso".
Chissà perché, quanto sentono certi paroloni, certe belle frasi ad effetto, che poi si concludono con la formuletta COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA, le famiglie dei disabili cominciano a sentire puzza di bruciato.